di Michela Columbu SARULE - Sarà la casa museo del Giudice Ladu ad ospitare il primo appuntamento del festival "Letteratura da viaggio" che ha scelto proprio Sarule con la collaborazione dell'amministrazione comunale guidata da Mariangela Barca, per inaugurare la seconda edizione. Il 21 luglio prossimo infatti aprirà i battenti un evento che entrerà nel vivo a settembre e che coinvolge sei comuni della Sardegna all'insegna della promozione «della letteratura nella sua forma espressiva del viaggio declinato in tutti i sensi, che offre la possibilità di incontro, condivisione, confronto - come spiegano gli organizzatori dell'evento culturale -. L'idea di realizzare un Festival Internazionale della Letteratura di Viaggio nasce dall'esigenza di contribuire, soprattutto con la cultura, a vivacizzare e rendere più dinamiche le realtà territoriali della Sardegna che, spesso, sono tagliate fuori dai circuiti consolidati».A Sarule ci sarà quindi un'anteprima ricchissima a partire dalle 17,15, ricca di sorprese e momenti culturali che spazieranno dalla letteratura alla musica fino al cinema. Gli scrittori Gianni Tetti e Stefania Corrias, presenteranno infatti i loro libri e dialogheranno con Emiliano Longobardi della libreria Azuni di Sassari.Il primo con "Grande Nudo" è tra i candidati a ricevere il premio Strega 2017. La seconda invece presenta "Io sono mia". A seguire ci sarà la proiezione del corto "A casa mia", con la regia di Mario Piredda, opera vincitrice della LXII edizione del David di Donatello nella sezione cortometraggi 2017. Si concluderà con il concerto dei Radio Violin Trio. «L'anteprima - spiegano ancora gli organizzatori - sarà l'occasione per presentare questa seconda edizione del Festival, che coinvolgerà sei comuni della Sardegna: oltre Sarule, Seui, il 1 settembre, Sadali il 2, Orroli il 3, Gesico il 9 e la chiusura a Cagliari il 10 settembre. Le tappe prescelte per il Festival - continuano ancora - costituiscono così, un embrione, un esempio di comunità che, se valorizzate, possono offrire non solo scenari suggestivi dal punto di vista naturale, ma collaborare fattivamente per la creazione di un tessuto che fa del sapere la propria forza. Parliamo - concludono - di contesti che si vanno spopolando, in cui è forte l'attaccamento alle proprie radici, ma al contempo esiste l'esigenza di migrare per poter esprimere in contesti differenti le proprie potenzialità umane, lavorative, imprenditoriali. Con il Festival Internazionale della Letteratura di Viaggio si intende riscoprire una parte dell'isola che ha molto da dire, inserendola in una rete di rapporti, gemellaggi, approcci con realtà diverse e stimolanti».